Tre dritte per saltare le file nei parchi a tema
Ultimo aggiornamento 16/09/2019
Gli esseri umani spendono in fila sei mesi della loro vita e sei giorni del loro anno (sedici in Italia, secondo l’Istat!). Mai come nel caso del parco di divertimenti questa statistica appare veritiera: i tempi di attesa per un’attrazione variano tra i 10 e i 75 minuti in una giornata moderatamente frequentata, e arrivano a 200 in una giornata affollata. Nell’era digitale, in cui basta un clic per fare un acquisto all’altro capo del mondo o per conoscere una persona, é ancora possibile giustificare l’aspettare per tre ore un’attività di qualche minuto ?
Vi ponete questa domanda mentre vi trovate in una fila eterna, e, inutile dire, sotto il sole. L’attesa e l’esposizione al calore stimolano la fantasia dei vostri compagni di viaggio,ora intenti a inventare dei mezzi creativi per distrarre e superare le persone davanti a voi. Ma prima che genitori, amici e fidanzati si lancino in improbabili simulazioni di malori, impazzimenti, allarmi bomba e avvistamenti di alieni, sappiate che esistono delle misure alternative ed efficaci per risolvere questo problema.
1. Il sistema fast-pass.
Si tratta di un sistema che offre la possibilità di usufruire, per un prezzo di biglietto leggermente superiore, di una fila prioritaria che accede in maniera diretta e veloce all’attrazione scelta. Questo meccanismo, introdotto dalla società Disney, é adottato anche da parchi europei, come Gardaland e Mirabilandia in Italia, e Movie Park e Phantasialand in Germania.
2. Sistemi indicativi dei tempi di attesa.
I parchi Disneyland, compreso Disneyland Parigi, dispongono di un’applicazione per smartphone o tablet che comunica in tempo reale i minuti di attesa relativi ad ogni attrazione. In questo caso, il vantaggio risiede nella possibilità di una distribuzione piu razionale del pubblico, tra i diversi punti di concentrazione del parco: ridurre i tempi morti, sfruttando la pausa per visitare aree meno affollate.
3. La “fila virtuale”.
Questa tecnica innovativa si basa su un sistema di computer che permette di incodare i visitatori in una “fila virtuale”, per poi annunciare il loro turno attraverso un SMS o un’applicazione per telefoni o tablets.Si tratta di una tecnologia americana che sta trovando sempre più successo, ed é stata adottata in Europa, attraverso l’applicazione Lineberty, operativa a Disneyland Parigi.
I parchi sono sempre più frequentati : si parla di 270 milioni di persone ogni anno. Risolvere il problema delle file é percio’ assolutamente imperativo, non solo per i visitatori, ma anche per i gestori, che devono assicurarsi i guadagni di servizi di consumo e merchandizing. Altrimenti detto, chi compra gli snack o i souvenirs, se le persone passano la giornata bloccate ad aspettare il loro turno?
Le evoluzioni tecnologiche sono per lo più orientate verso un meccanismo “interattivo- collaborativo” con il consumatore; infatti, ai meccansimi di regolazione dei tempi di attesa si associano altri servizi, come le mappe interattive, che aiutano i visitatori a raggiungere le mete desiderate, o segnalano l’inizio di uno spettacolo. In conclusione, attraverso l’uso di applicazioni telematiche diventeremo parte sempre più attiva e determinante nell’organizzazione della nostra visita. Questa, infatti, sarà concepita come un insieme di attività pianificate e organicamente correlate tra di loro, e il senso di avventura e di rischio sarà affidato esclusivamente alla follia delle giostre.